
Furfaro Elisabetta

Intervista conoscitiva
Da piccola chi è stato il tuo “insegnante” di gentilezza?
Da piccola gli insegnati di gentilezza sono stati i miei genitori, che mi hanno insegnato che la gentilezza è un elemento indispensabile nella relazione con gli altri. Mi hanno insegnato l’importanza del rispetto verso tutti e che per “ essere gentili” non servono grandi opere ma bastano piccole cose!
Come insegni agli alunni la gentilezza?
La gentilezza, soprattutto oggi, ha un grande potere quello di tenere unite le persone! Partendo da questa consapevolezza, ogni attimo della giornata scolastica ruota intorno ai gesti gentili. I bambini imparano dai nostri comportamenti, dai nostri gesti, quindi la gentilezza viene praticata e insegnata attraverso l’ascolto, il dialogo, la generosità, l’umiltà e la disponibilità verso gli altri.
Una parola gentile che usi sovente con i tuoi alunni?
Non c’è una parola in particolare, utilizzo tutte le “paroline gentili” come le chiamano i miei piccoli alunni.
Come può la gentilezza aiutare bambini e ragazzi a vivere la scuola più serenamente?
Attraverso la pratica della gentilezza si insegna ai bambini e ai ragazzi che comportamenti di prepotenza, aggressività non sono le strade giuste da percorrere. Di fronte ad una gentilezza si vive più serenamente, ci allontaniamo dai conflitti. Attraverso gesti e parole gentili si mira a far cadere quelle che sono le ostilità, i pregiudizi, le emozioni negative realizzando l’empatia che favorisce l’armonia tra tutti.
Quando un alunno sbaglia, come lo correggi con la gentilezza?
Quando gli alunni sbagliano faccio capire con delicatezza e dolcezza l’errore compiuto, aiutandoli a comprendere che certe condotte, parole e atteggiamenti possono ferire gli altri distanziandoci anziché avvicinarci!
Cosa significa per te essere costruttore di gentilezza?
Essere costruttori di gentilezza significa avere una particolare sensibilità. La “gentilezza” si costruisce con atteggiamenti positivi verso gli altri, verso l’ambiente in cui viviamo e verso il mondo. Attraverso la pratica del rispetto, della reciprocità, della solidarietà, di esperienze concrete si offrono a tutti occasioni di crescita di collaborazione e di empatia. La gentilezza si costruisce attraverso il dialogo, l’ascolto, la reciprocità e la generosità. C’è tanto bisogno di gentilezza! Solo con l’ allenamento delle nuove generazioni a esercizi quotidiani di buone pratiche di rispetto che si gettano le fondamenta per un mondo migliore!