Costruiamo Gentilezza

Perlotto Anita

Località: Veneto / Montebello Vicentino
Intervista conoscitiva
  • Come intendi costruire gentilezza nella tua comunità locale?

Sono profondamente convinta che il ruolo principale di un assessore alla gentilezza sia quello di adoperarsi per rafforzare il senso di appartenenza alla comunità, ponendosi come un facilitatore rispetto alla realizzazione di “buone pratiche”. Non solo, quindi, dando l’esempio, ma anche impegnandosi affinché ogni realtà del territorio (associazioni, scuole, cittadini,…) si senta motivata a porre in essere azioni che favoriscano il rispetto, l’empatia, la gentilezza.

  • Da piccolo chi è stato il tuo esempio di gentilezza?

Il mio più grande esempio di gentilezza è stato ed è mia madre, donna sempre educata, rispettosa ed estremamente empatica. Mi ha trasmesso non solo il valore della gentilezza verso il prossimo ma anche verso sé stessi, ed è ciò che cerco di trasmettere alle mie figlie e alla mia comunità.

  • Una parola gentile che usi sovente con i tuoi concittadini?

La parola gentile che uso più spesso è sicuramente “grazie”. Questo proprio perché mi sento grata per la fiducia che i cittadini mi hanno dimostrato, mi sento grata per la possibilità che ne deriva, ovvero provare a lasciare un segno, a dare il mio contributo. Mi sento grata anche per le domande che mi vengono poste, perché mi permettono ogni volta di imparare qualcosa in più mentre cerco le risposte. Mi sento grata per le critiche, perché mi ricordano di mettermi sempre in discussione per poter crescere.

  • Come può la gentilezza rendere più unita la comunità mettendo al centro i bambini?

Quando si realizzano dei progetti rivolti ai bambini si parte sempre da un grande senso di responsabilità, dato dalla consapevolezza che ogni singola iniziativa, anche piccola, può lasciare un segno così grande da generare un cambiamento profondo. Ecco perché ritengo sia fondamentale lavorare per fare in modo che i bambini possano riappropriarsi del senso di appartenenza ad una comunità, ad un territorio. Riuscire a trasmettere il principio per il quale la res publica, in quanto di tutti, è anche propria e quindi va curata è fondamentale per garantire al futuro dei nostri paesi una generazione di cittadini attivi e rispettosi.

  • Quando un cittadino si comporta con maleducazione verso la comunità, come lo correggeresti con la gentilezza?

Sono profondamente convita che l’errore non debba essere visto come qualcosa di negativo, da eliminare, bensì come un’opportunità di miglioramento, di riflessione. Se un cittadino, per rimanere in tema con la domanda, si comporta con maleducazione rispetto la comunità, anzitutto da amministratore mi chiederei come mai lo abbia fatto e cosa abbia scatenato questo comportamento negativo, per poter intervenire alla fonte del problema. Cercherei di pormi in ascolto attivo per capire non solo come risolvere la situazione ma anche come migliorarla.

  • Come Assessore alla Gentilezza, cosa significa per te essere un costruttore di gentilezza?

Essere costruttore di gentilezza per me significa allenare l’empatia, cercando sempre di chiedermi quali azioni siano utili per garantire il benessere, anche emotivo, dei miei concittadini.