Costruiamo Gentilezza

Tosi Maura

Località: Piemonte / Morano sul Po
Intervista conoscitiva

Come costruisci la gentilezza nella tua comunità locale?

La gentilezza è un percorso spesso invisibile, un percorso continuo ed è credere con forza che ogni gesto, anche il più piccolo, riservato all’altro possa creare un beneficio, senza preoccuparsi che questo venga o meno riconosciuto. È sentire dentro di voler esserci per la comunità, e un Amministratore impara giorno dopo giorno quanto sia importante accogliere ogni necessità, ogni richiesta, tentando ogni strada possibile per aiutare i propri concittadini.

Da piccolo chi è stato il tuo esempio di gentilezza?

Ricordo ancora dopo tanti anni come la maestra Paola, persona squisita che fu il mio riferimento negli anni della scuola dell’infanzia, ci accogliesse con il sorriso, parlando lentamente e quasi sottovoce, confortandoci nelle giornate no e proponendo tante e tante attività da sembrare ai miei occhi di bambina un vulcano, una fonte inesauribile di soprese.

Una parola gentile che usi sovente con i tuoi concittadini?

Credo che il gesto che meglio sottolinei la gentilezza sia il saluto, soprattutto il primo del mattino, e il trovare tempo per fermarsi a scambiare due parole. Vedo quotidianamente quanto anche un gesto così piccolo faccia piacere ai bambini mentre arrivano a scuola, ai nonni, ai vicini di casa e ai dipendenti del Comune, e mi impegno ad offrire il mio saluto accompagnandolo con un sorriso, anche nelle giornata in cui sono circondata da preoccupazioni o dai tanti impegni.

Come può la gentilezza rendere più unita la comunità mettendo al centro i bambini?

I bambini, con cui amo confrontarmi quotidianamente, hanno il sole dentro, hanno una luce speciale negli occhi e sono una fonte inesauribile di gioia, sorprese, risate. Loro sono il vero centro vitale della comunità e in tutti gli anni di amministrazione ho sempre coinvolto le scuole in attività e momenti di condivisione con la comunità, proprio perché potessero trasmettere la loro luce.

Quando un cittadino si comporta con maleducazione verso la comunità, come lo correggeresti con la gentilezza?

Correggere è sempre difficile, e il rischio è quello di assumere un atteggiamento di superiorità…. Parlare, confrontarsi, valutare insieme con il beneficio del dubbio, sperando che il chiarirsi eviti incomprensioni e trasmetta la volontà di fare del bene, per il bene.

Come Assessore alla Gentilezza, cosa significa per te essere un costruttore di gentilezza?

L’aver aderito al progetto mi da un ulteriore stimolo, mi responsabilizza ancor di più, mi ha portato a nuovi confronti con una cara amica docente presso la nostra scuola dell’infanzia e, contemporaneamente, nella mia vita privata, mi porta a vivere la vecchiaia di mia mamma, oggi novantenne e da poco ritirata in un pensionato, con maggior intensità, godendo di ogni istante, e cercando di portare a tutti gli altri anziani che vivono nella stessa struttura un saluto, un sorriso, un farli sentire meno soli.