Costruiamo Gentilezza

Bellagarda Laura

Località: Piemonte
Ente: Associazione Traumi Encefalici ODV
Intervista conoscitiva

In quale associazione opera come volontario?
ASSOCIAZIONE TRAUMI ENCEFALICI ODV – TORINO- VIA GIOLITTI 21

Quali sono gli obiettivi specifici che l’associazione si propone di raggiungere?
OFFRIRE UN SUPPORTO RIABILITATIVO A UTENTI CON ESITI DA GRAVE CEREBROLESIONE  ACQUISITA

In quali ambiti opera principalmente (es. sociale, culturale, ambientale, educativo, sanitario)?
SOCIALE

Quali sono le principali attività e progetti che l’associazione svolge?
L’A.T.E. è un centro pomeridiano, la sua sede è aperta tutti i giorni feriali dalle 14 alle 18. Ogni giorno ci sono 1 o 2 attività volte a mantenere le capacità residue, a favorire la socializzazione, a stimolare memoria, cognizione, comportamento, etc, Ogni laboratorio è condotto da almeno 2 neuropsicologi, psicoterapeuti, logopedisti, terapisti riabilitativi, arte terapeuti, registi, e volontari.

• MINDFULNESS tecniche di rilassamento della mente e del corpo.
• FELDENKRAIS attività di movimento per la percezione del proprio corpo e la correzione
• della postura
• EMOZIONATE laboratorio esperienziale per stimolare i processi cogniti e affettivi
• COLORATE laboratorio di arteterapia psicodinamica che attraverso il disegno fa emergere
i pensieri e le emozioni e tecniche di controllo delle stesse.
• LEGGETE attività per riattivare il piacere della lettura e condividere pensieri, opinioni ed
emozioni, rivolte anche a fatti di attualità.
• CANTATE attività di logopedia che esercita le funzioni verbali e di espressione corporea
• MOSAICO laboratorio di manualità esecuzione di opere con tasselli di pietra mosaico
• ATTIVAMENTE attività che attraverso il gioco aiuta a potenziare le funzioni cognitive di
attenzione, memoria e funzionamento esecutivo
• MENTALIZZATE attività che sfruttando vignette e sit-com porta esempi di comportamento
sbagliato/corretto, suggerendo come comportarsi correttamente nelle varie situazioni
pubbliche e private.
• ORIENTATE/USCITE insieme di attività di organizzazione e messa in pratica di uscite
culturali o ludiche per migliorare l’autonomia sul territorio
• PC EDITATE nozioni basilari per utilizzo di mezzi informatici, redazione di newsletter
• RECITATE laboratorio di teatro – elaborazione e messa in scena di tematiche di attualità
• GRAFICAMENTE – attività volta a costruire una GUIDA DELLE ATTIVITA’ ATE pensata e
realizzata dagli utenti col fine di informare potenziali nuovi .
• FORMATE/INFORMATE volta alla preparazione dei volontari, anche grazie alle esperienze
scambiate dai familiari per i quali è previsto un momento di meditazione yoga dopo la
disquisizione e i consigli sulle problematiche della settimana.
• SOSTEGNO AI FAMILIARI gruppo dedicato a parenti, caregiver, volontari, condotto da
due psicologhe, aiuta i familiari nel supportare i parenti disabili, fornendo loro tecniche e
strumenti volti a comprendere le necessità dei loro cari e ad interagire nel modo corretto
per una qualità di vita accettabile.

Come applica la gentilezza nella sua attività di volontariato?
Oltre all’organizzazione e alla gestione dell’associazione, conduco un gruppo di LABORATORIO CREATIVO dove si realizzano oggetti vari, manufatti sartoriali etc.
L’ascolto di quanto viene lamentato dai volontari e familiari rispetto ai loro cari, la condivisione della mia esperienza, la vicinanza, le parole di speranza e il supporto che fornisco con tanta pazienza.

Qual è una parola gentile che utilizza frequentemente?
Non c’è una parola particolare ma un modo educato ed accogliente e paziente di ascolto nei confronti sia degli utenti che dei loro familiari ed in genere con tutte le persone che interagiscono con l’Associazione. Questo e è il mio “modus operandis”.

Perché, secondo lei, la gentilezza è importante nell’attività di volontariato?
Perché se il tuo interlocutore si sente ascoltato, compreso, accolto si mette a suo agio ed accetta meglio le informazioni, i consigli, le direttive.

Cosa significa per lei essere un Volontario per la Gentilezza?
Essere paziente oltre ogni misura, mettersi nei panni di chi ti racconta il suo disagio, accoglierlo con gentilezza, ascoltare senza interrompere, anche se non hai tempo, comprenderlo ed aiutarlo ad accettare la sua fragilità, con competenza ma con parole semplici, comprensibili e gentili.