Costruiamo Gentilezza

Cattani Federica

Località: Lazio / Grottaferrata
Federica Cattani
Intervista conoscitiva

Come costruisci la gentilezza nella tua comunità locale?

Con piccole e costanti iniziative, vorrei tentare di orientare grandi e piccoli a pensare “con” e a pensare “per”. 

Sono una giurista, e c’è un articolo della Costituzione che mi emoziona tanto da commuovermi ogni volta che ne parlo. L’art. 3, comma 2, il principio di uguaglianza sostanziale: “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Se questo articolo fosse attuato ogni giorno, ovunque, in ogni situazione di disparità, la vita di tutti sarebbe sicuramente migliore. Vorrei che tutti iniziassimo a vedere e cercare di rimuovere quegli ostacoli, dalla scuola di infanzia in avanti.

Da piccolo chi è stato il tuo esempio di gentilezza?

Don Vincenzo Palamara, il parroco di Colonna, il paese della mia infanzia. Don Vincenzo era una persona che prendeva davvero a cuore le condizioni svantaggiose ed i problemi, si faceva carico degli altri, anche senza una richiesta esplicita. Cercava e coglieva le necessità degli altri. Ha operato da collante sociale in un piccolo paese di 3000 abitanti, è stato un grande esempio di collaborazione e proattività, al di là del piano religioso. E’ stato il massimo esempio di empatia e gentilezza della mia infanzia. E credo non solo della mia, perchè oggi l’esempio migliore di gentilezza lo vedo in uomini che erano ragazzi vicini a Don Vincenzo tanti anni fa.

Una parola gentile che usi sovente con i tuoi concittadini?

Come stai?

Come può la gentilezza rendere più unita la comunità mettendo al centro i bambini?

I bambini hanno un pensiero ancora non influenzato dall’abitudine, dalla consuetudine. Hanno l’innocenza. I bambini devono sapere che il loro modo di pensare è quello corretto, ed al limite il nostro è quello fallace, a volte. Un bambino non abbandonerebbe mai un animale, non lascerebbe mai dei rifiuti in un bosco, non farebbe mai del male intenzionalmente ad un altro essere vivente. Possiamo rafforzare questi comportamenti, e cercare di evitarne il progressivo indebolimento. E di più, investire i bambini di un compito importante: ricordarci ciò che è giusto fare, essere il nostro esempio (o parametro) di gentilezza.

Quando un cittadino si comporta con maleducazione verso la comunità, come lo correggeresti con la gentilezza?

Credo che il primo passo fondamentale sia la comprensione. Perchè ti sei comportato così? Ad esempio. Una persona priva (per sua fortuna) di disabilità occupa uno stallo dedicato a persone con disabilità perchè non ha trovato un posto disponibile. Dopo la comprensione della causa (non hai trovato un posto) far comprendere l’effetto della condotta (in condizioni di difficoltà di parcheggio, hai privato chi ha difficoltà maggiori delle tue di una possibilità prevista per lenire, di poco, una condizione di vita estremamente più svantaggiosa della tua, che per tua fortuna non ti appartiene). Credo che solo la comprensione possa davvero generare cambiamento.

Come Assessore alla Gentilezza, cosa significa per te essere un costruttore di gentilezza?

Allenarsi quotidianamente all’empatia, alla solidarietà, al pensiero verso il futuro. Generare a costo zero aiuto, benessere, rispetto per chi ci sta vicino ed anche per se stessi. 

Rispettare e conservare l’ambiente, le risorse ed i beni comuni, che abbiamo il dovere di tramandare alle generazioni future.

Attuare il principio di uguaglianza sostanziale, rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza di tutti i cittadini.