Come costruisci la gentilezza nella tua comunità locale?

Credo che il miglior modo per costruire gentilezza risieda nel modo con cui ti poni con le persone; nella capacità di creare relazioni; nel donare la certezza a chi ti vive accanto di poter contare sempre sul tuo ascolto e sulla tua presenza, perché spesse volte “essere gentili” diventa sinonimo di “esserci”.

Da piccolo chi è stato il tuo esempio di gentilezza?

Il mio esempio di gentilezza sin da piccola sono stati i miei genitori, persone umili, che nonostante non vantino alcun titolo accademico mi hanno trasmesso gli insegnamenti più importanti, quelli del cuore. In particolar modo mi hanno sempre spinta a fare dell’empatia e della gentilezza il mio modus operandi e vivendi.

Una parola gentile che usi sovente con i tuoi concittadini?

Grazie… è una parola che è presente costantemente in ogni mia frase. Credo sia la parola più bella e più densa di significato di cui disponiamo, l’unica che abbia sempre senso pronunciare.

Come può la gentilezza rendere più unita la comunità mettendo al centro i bambini?

La gentilezza rappresenta il mezzo per scardinare ogni forma di egocentrismo, personalismo ed individualismo, ricordandoci che ciò che abbiamo ci viene concesso in prestito dalle generazioni future ed il nostro dovere è riconsegnarglielo in maniera perfetta.

Quando un cittadino si comporta con maleducazione verso la comunità, come lo correggeresti con la gentilezza?

Credo fortemente nella forza delle parole: ascolterei in primis le sue ragioni e motivazioni e poi lo inviterei ad “indossare i panni dell’altro” e ad interrogarsi su cosa avrebbe provato se qualcuno si fosse comportato in maniera maleducata con lui/lei .

Come Assessore alla Gentilezza, cosa significa per te essere un costruttore di gentilezza?

Essere un costruttore di gentilezza è una sfida avvincente; assume mille connotazioni ed implica diverse responsabilità, che forse potrebbero essere riassunte in una sola parole “esserci…sempre!”