Costruiamo Gentilezza

Otella Zappa

Località: Emilia Romagna / Molinella
Intervista conoscitiva

Come intendi costruire gentilezza nella tua comunità locale?

Sicuramente il contatto quotidiano con le persone che mi circondano. Credo che, oltre a momenti particolari diretti all’obiettivo, conti molto come ci comportiamo in ogni momento e con chiunque; in questo penso di essere già da sempre allineata al principio ispiratore del gruppo.  In virtù della delega, intendo incontrare gli istruttori- molto bravi e competenti- dei moltissimi corsi di sport del territorio, dedicati ai bambini e ai ragazzi,  per sottolineare l’importanza del linguaggio gentile coi e tra i ragazzi. Inoltre, avendo fatto parte del mondo della scuola come insegnante finora, la collaborazione con l’IC di Molinella (che da sempre comunque lavora sul tema) per attività inerenti al tema saranno concrete. Accoglieremo i nuovi nati con un concreto gesto gentile

Da piccolo chi è stato il tuo esempio di gentilezza?

I miei genitori, i loro amici, esempi nel rapporto con le persone;  mio padre e gli alpini anche nei confronti dell’ ambiente, la montagna
Una parola gentile che usi sovente con i tuoi concittadini?
Buongiorno, grazie, come sta? (Ed è soprattutto importante ascoltare chi ha bisogno di parlare dei propri problemi)
Come può la gentilezza rendere più unita la comunità mettendo al centro i bambini?
Normalmente pensando ai bambini, il pensiero si addolcisce, invita al sorriso. Sono il nostro futuro e non possiamo non pensarlo gentile
Quando un cittadino si comporta con maleducazione verso la comunità, come lo correggeresti con la gentilezza?
” Mi dispiace se qualcosa o qualcuno l’abbia fatta così arrabbiare per comportarsi in questo modo. Ma forse anche chi  le sta davanti ne avrebbe i motivi. Possiamo provare a trovare allora un’altra via?”
Come Assessore alla Gentilezza, cosa significa per te essere un costruttore di gentilezza?
Vorrei che a questa domanda rispondessero le decine e decine di alunni con cui ho avuto il piacere di insegnare e imparare. E’ andare incontro a chi hai davanti a braccia aperte, cercare di capire senza giudicare, trovando le parole e le possibili strade per far sentire tutti a proprio agio, accolti, ugualmente considerati, anche quando ci si trova su posizioni opposte.