Costruiamo Gentilezza

Pizzin Daniela

Località: Lombardia / Palestro
Intervista conoscitiva

 Come costruisci la gentilezza nella tua comunità locale?

La comunità in cui vivo e svolgo l’attività di amministratore  è una comunità che ultimamente ha perso un po’  il concetto di gentilezza … in particolare sta venendo a mancare l’ empatia verso il prossimo. Questo triste periodo ha cambiato tutti, vedo pochi volti sorridenti e tanta preoccupazione,  individualismo e poca voglia di tollerare … per questo, grazie a questa nomina che mi ha reso felice e piena di speranza , cercherò di ristabilire la vicinanza alle persone  per creare, insieme, momenti di socializzazione positivi,  momenti di confronto e di crescita, perché è nel gruppo che sta la forza.

Cosa significa per te costruire gentilezza?

Affrontare un percorso non sempre facile, si deve partire dall’esempio, allenandoci tutti quotidianamente. Esercitandoci  al saluto col sorriso, a gesti gentili ( ad esempio non deridere, non commentare negativamente), e soprattutto avere coscienza di quello che si sta facendo, perche le sensazioni che si proviamo in quei momenti ci fanno stare bene.

Da piccolo chi è stato il tuo esempio di gentilezza?

Da piccola, i primi esempi di gentilezza sono stati i miei genitori, che mi hanno cresciuto con valori solidi e importanti.  Quando sono stata  più  grande ( 18 anni), sulla base di questi valori,  ho iniziato a fare la volontaria in 118 e ho avuto tanti esempi di gentilezza; il mio  istruttore, che  insegna a salvare una vita,  i colleghi, tutti volontari, che dedicano il loro tempo libero al prossimo, e soprattutto i pazienti che abbiamo soccorso insieme: i loro sorrisi riempiono il cuore.

Una parola gentile che usi sovente con i tuoi concittadini?

La parola che uso di più è sicuramente GRAZIE, perché il sentimento di gratitudine ( a volte sottovalutato) fa bene a me e agli altri.

Come può la gentilezza rendere più unita la comunità mettendo al centro i bambini?

I bambini vengono definite “spugne” nell’apprendimento, perché imparano e assimilano velocemente concetti e informazioni. Educarli a riconoscere le emozioni è fondamentale: l’amore per sé e per gli altri,  la gioia di condividere, la paura di ferire e di essere feriti,  tutte queste emozioni devono  far parte della vita fin da piccoli. Sempre con l’esempio, con il  gioco, attraverso l’educazione civica e il volontariato, con  la collaborazione di tutti si possono  seminare semi di gentilezza nei piccoli, per avere adulti forti e consapevoli.

Quando un cittadino si comporta con maleducazione verso la comunità, come lo correggeresti con la gentilezza?

Questa è una situazione difficile, perché correggere,  se vogliamo “richiamare” l’attenzione di un adulto su una mancanza di rispetto,  non è una cosa semplice, i percorsi della vita sono sempre diversi, così come gli insegnamenti ricevuti. Credo che la cosa migliore sia il confronto positivo, chiedendo perché si  è sentito in dovere di compiere quell’atto e poi cercare una soluzione.