Costruiamo Gentilezza

Cafagna Anna

Località: Emilia Romagna
Ente: Libero Professionista
Intervista conoscitiva
Di cosa ti occupi?
Sono Avvocata, esperta in diritto del lavoro e diritto civile.
Anconetana, bolognese di adozione.

Quando mi chiedono: ‘che fai?’ Rispondo: ‘faccio l’avvocato’. Poi preciso che la domanda è mal posta, nella sua essenza. Per sapere chi io sia, si dovrebbe voler sentire dire anche che sono una madre (ed una figlia), una moglie, un’appassionata di montagna, di cinema e che cucino abbastanza bene. 

E sono un’avvocata. Cerco di bilanciare ogni giorno tutte le cose che sono.

Perché un mestiere si ‘fa’ , ma ‘fare’ l’avvocato entra a far parte del tuo ‘essere’. Quando assisti ad una chiacchierata o guardi un film, inesorabilmente osservi il quadro,  prendi una parte, argomenti mentalmente le ragioni di uno o dell’altro. 
Come costruisci la gentilezza nella tua comunità lavorativa?
Con il desiderio di rivalutare le dinamiche virtuose che possono instaurarsi in un team e di dare valore aggiunto ad un mestiere che amo, ho fondato Rete Etica https://rete-etica.coml’etica infatti identifica una precisa modalità di comportamento nella vita di relazione ed è carattere imprescindibile della professione forense.
Sono convinta che, ancora oggi, sia sempre la persona a fare la differenza. Dunque, occorre saper ascoltare -senza dare per scontato-, valorizzare -senza paura di scadere in secondo piano-, sorridere -senza temere di apparire troppo gentili-.
In un ambito professionale ove la gentilezza è spesso confusa con la debolezza, è un percorso davvero laborioso comunicare positività e motivare dinamiche win-win. Per questo, il mio impegno è rivolto soprattutto a creare forme accessibili e sostenibili di tutela legale. Ciò, anche attraverso la creazione di una rete di professionalità che, in maniera complementare, possa accrescere l’esperienza di valori condivisi.
 
Da piccolo chi è stato il tuo esempio di gentilezza?
A proprio modo -e, per fortuna, in modi tutti diversi tra loro-, ogni componente della mia famiglia e di quelle di origine dei miei genitori.
Il bello è che, crescendo, apprezzo ancor di più ogni piccolo gesto che, ricordandolo, assume un valore più intenso. A volte il ricordo di una persona cara si cristallizza proprio in uno di quei piccoli gesti concreti di gentilezza ed accoglienza.

Come può la gentilezza sul lavoro contribuire ad accrescere il benessere dei lavoratori e la produttività?

Sono convinta che un ambiente capace di ispirare le persone e valorizzarle possa facilmente essere percepito come migliore, anche sotto il profilo produttivo.
L’ascolto consapevole e la condivisione sono i parametri da cui non ci si può allontanare, poichè i lavoratori sono risorse valide ed indispensabili. Dunque, praticare o ricevere atti gentili aumenta la percezione di benessere personale e rende bendisposti verso l’altro.
Questo fa sì che anche i ‘competitors’, semplicemente esaminando e volendo perseguire i risultati  raggiunti dagli altri, fisiologicamente si adattino a best practices prima non impiegate. Si instaura così un ‘contagio’ virtuoso.
Una parola gentile che usi sovente con i tuoi collaboratori?
Lavoro con colleghe e colleghi che ho la fortuna di non ritenete collaboratori, ma compagni di cammino. Lavoro con persone, i clienti, che non sono solo un file.
Uso quindi spesso la parola ‘grazie’: ritengo -purtroppo- sia facilmente dimenticata nell’eloquio quotidiano, ma, quando la si sente, regala un momento di piccola gratitudine, mai scontata. 
Come Imprenditore della Gentilezza, cosa significa per te essere un costruttore di gentilezza?
Significa principalmente impegnarmi nel fare la differenza, ogni giorno. Senza clamori o riconoscimenti, sia ben chiaro. Usando un linguaggio adatto ai contesti ed alle persone che ascoltano, assumendo -con indipendenza- la responsabilità delle proprie azioni e motivando con coerenza le proprie scelte. In sintesi: mettendo al centro la relazione.
Costruire gentilezza diventa quindi anche un impegno pubblico, nel tentativo di coinvolgere sempre più soggetti capaci di diffondere questa cultura.