
Amoruso Angela
Intervista conoscitiva
Da piccola chi è stato il tuo “insegnante” di gentilezza?
I miei insegnanti di gentilezza sono stati i miei genitori, mi hanno cresciuta con autorevolezza e amore e questo ha influito molto sulla persona che sono adesso.
Come insegni agli alunni la gentilezza?
Insegno gentilezza a scuola con l’esempio. Ringrazio, chiedo scusa quando sbaglio, saluto sempre e cerco di instaurare un buon dialogo e un clima sereno in classe. La gentilezza aiuta a migliorare la qualità della relazione .
Una parola gentile che usi sovente con i tuoi alunni?
La parola che uso sovente è grazie.
Come può la gentilezza aiutare bambini e ragazzi a viver e la scuola più serenamente?
Le parole e i gesti gentili devono essere insegnati e vissuti a scuola perché occorre imparare a stare bene con gli altri, con rispetto, con reciproca cura.
Quando uno sbaglia come lo correggi con la gentilezza?
Cerco di spiegare l’empatia: quell’abilità sociale di fondamentale importanza che consente di “sentire” e comprendere le emozioni e i sentimenti degli altri come fossero nostri. In tal modo quando si sbaglia è più facile migliorare la relazione con l’altro.
Cosa significa essere per te costruttore di gentilezza?
Essere costruttore di gentilezza significa per me attuare con responsabilità buone pratiche di gentilezza soprattutto con i bambini. Cerco quotidianamente a scuola di insegnare ai miei alunni quanto sia importante esser gentili, avere rispetto nei confronti di se stessi , degli altri. Essere gentili significa anche imparare a stare bene con gli altri e questo ci porta alla collaborazione, alla cooperazione, al procedere insieme. Insegno loro che a piccoli passi, insieme, possiamo imparare gesti gentili che ci consentono di fare qualcosa di importante anche per il nostro pianeta.
Amoruso angela