Costruiamo Gentilezza

Barchiesi Annalisa

Località: Umbria
Ente: insegnante infanzia
Intervista conoscitiva
grazie per questo meraviglioso riconoscimento, vale mille volte tutti gli altri attestati ricevuti.
Da piccola chi è stato il tuo “insegnante” di gentilezza?
Da bambina la mia grande “insegnante” di gentilezza è stata la mia cara nonna, una seconda mamma che con i suoi modi amorevoli, la sua dolce voce ci raccontava la sua vita e belle storie da lei inventate. Ci trasmetteva i veri valori della famiglia, il bello delle cose, il rispetto verso l’altro, dei diversi ideali,  ci insegnava l’essere sempre pronti ad aiutare e a vedere il lato positivo in ogni occasione. Poi crescendo ho incontrato in una scuola un’altra grande “insegnante ” di gentilezza, una suora che era nel mio stesso istituto ed è stato anche grazie a lei e ai suoi insegnamenti pratici che ho capito che donare amore con pratiche quotidiane di gentilezza verso i più piccoli può rendere il nostro mondo migliore e far crescere ragazzi attenti al prossimo.
Come insegni agli alunni la gentilezza?
A scuola ogni giorno accolgo personalmente i miei piccoli alunni all’ingresso con un “Ciao tesoro” e ci abbracciamo augurandoci una buona giornata insieme. IL sorriso, una carezza, un tono di voce moderato, una buffa smorfia, un piccolo cuore di carta regalato all’improvviso li fa sentire amati e ascoltati. Piccoli circle time e giochi di gruppo in cui ognuno deve esprimere le proprie emozioni li abituano ad aprirsi e all’ascolto dell’altro, all’essere più empatici, al rispetto e quindi alla gentilezza. Ecco il punto di forza nel mio lavoro è proprio l’empatia, “dammi la mano perchè io ci sono, ti ascolto, conta pure su di me”.
Una parola gentile che usi sovente con i tuoi alunni?
Due parole gentili che uso spesso con i bambini a scuola sono “Per favore” e “ti voglio bene”, proprio per far capire a loro che con la gentilezza e la calma  possiamo comunicare ogni cosa, risolvere tutto e i loro occhi rispondono sempre colmi di gioia.
Cosa significa per te essere costruttore di gentilezza?
Essere costruttore di gentilezza per me significa ogni giorno organizzare giochi, inventare favole, animare libri e racconti, strutturare attività ed eventi per i miei alunni e la comunità in cui vivono, mettendo al centro di tutto il loro benessere, il loro cuore la bizzarra fantasia e l’amore per la vita.
Maestra Annalisa (Scuola Infanzia “San Carlo Calvi dell’Umbria I.C. Narni Centro)