
Careri Maria Rosaria

Intervista conoscitiva
Da piccola chi è stato il tuo “insegnante” di gentilezza?
La mia più grande “insegnante” di gentilezza è stata mia madre. Grazie, per favore, dimmi? Le parole che le sentivo pronunciare sempre.
Come insegni agli alunni la gentilezza?
Il modo migliore per insegnare la gentilezza è essere gentili, se ci porgiamo con amabilità e affettuosità i nostri alunni si sentiranno protetti e ascoltati. Quello che noi trasmettiamo viene assimilato e preso d’esempio, se siamo gentili anche loro impareranno ad esserlo .
Una parola gentile che usi sovente con i tuoi alunni?
La parola che uso sempre con i miei alunni: “per favore”.
Come può la gentilezza aiutare bambini e ragazzi a vivere la scuola più serenamente?
La gentilezza aiuta i bambini e i ragazzi, l’essere gentili li fa sentire speciali e utili e permette loro di comprendere e stare vicino a chi è in difficoltà.
Quando un alunno sbaglia, come lo correggi con la gentilezza?
Insieme cerchiamo di capire dove abbiamo sbagliato e cosa dobbiamo fare per correggere l’errore. Incoraggio sempre i miei alunni spiegando loro che tutti possiamo sbagliare, ma che proprio attraverso gli errori abbiamo la possibilità di imparare cose nuove.
Cosa significa per te essere costruttore di gentilezza?
I costruttori di gentilezza gettano delle basi solide quelle della comprensione, comprendere significa imparare giorno dopo giorno ad ascoltare e sostenere chi ci sta accanto.
Tutti abbiamo bisogno di gesti e parole gentili per sentirci unici e capire che occupiamo un posto speciale nel cuore di qualcuno.