Costruiamo Gentilezza

Concilio Giovanna

Località: Campania
Ente: insegnante secondaria 1° grado
Intervista conoscitiva

Da piccola chi è stato il tuo “insegnante” di gentilezza?

Il mio insegnante di gentilezza è stata una maestra delle scuole elementari che è subentrata al vecchio maestro andato in pensione. Era una donna dolce e comprensiva che mi ha dato tanto coraggio e mi ha insegnato a credere in me stessa.

Come insegni agli alunni la gentilezza?

Cerco di insegnare loro il rispetto dell’altro, anche e soprattutto quando l’altro ci appare molto diverso e distante da noi. Rispettare l’altro significa relazionarsi in modo gentile, mostrandosi affabile, disponibile, cortese nei modi e nel linguaggio. La diversità è un valore aggiunto, è arricchimento e, pertanto, va accolta con gioia ed entusiasmo.

Una parola gentile che usi sovente con i tuoi alunni? 

Accogliere

Come può la gentilezza aiutare bambini e ragazzi a vivere la scuola più serenamente?

La gentilezza aiuta a comprendere meglio il significato di certe parole, di certi gesti che spesso, nella quotidianità, utilizziamo senza attribuirgli il giusto peso, senza considerare gli effetti negativi o positivi che producono sull’altro, condizionandone il benessere psico-fisico

Quando un alunno sbaglia, come lo correggi con la gentilezza?

Cerco di affrontare insieme a lui il problema, di capire il perchè di quel comportamento, di quell’errore. Propongo, poi, delle soluzioni. A volte mi relaziono a lui (quando ho di fronte un alunno che va scosso dal torpore in cui si trova)in modo “passionale”, con veemenza, per trasmettergli il forte desiderio che ho di correggere o di risolvere il problema. Altre volte, con quegli alunni più fragili, più emotivi e sensibili, utilizzo un approccio più morbido, più dolce, più delicato per evitare che possano chiudersi in loro stessi rifiutandosi di affrontare la criticità o di adottare soluzioni risolutive.

Cosa significa per te essere costruttore di gentilezza?

Per me “gentilezza” vuol dire “rispetto dell’altro”, rispetto del suo modo di essere, della sua natura, della sua sensibilità; significa lealtà, onestà, condivisione e comprensione; significa parità dell'”essere”, a prescindere dal ruolo e dalla posizione sociale che si occupa. Sentirmi uguale all’altro, nella nostra reciproca diversità, mi aiuta ad essere una persona gentile