Costruiamo Gentilezza

Cottone Rita Maria Luisa

Località: Campania
Ente: insegnante secondaria di 2° grado
Intervista conoscitiva

Da piccola chi è stato il tuo “insegnante” di gentilezza?

Io credo che da piccola sia stata la mia maestra delle elementari, una donna dolcissima già grande di età ma ci parlava con infinita dolcezza e ogni suo sguardo era una carezza.

Come insegni ai tuoi alunni la gentilezza?

Gentilezza si insegna con il nostro modo di essere. Non si può essere gentili se nell’animo siamo aridi e privi di sentimenti.

Ma la gentilezza  fa parte dell’essere umano, fa parte di se stessi dell’amore che uno ha dentro di sé e  verso gli altri, verso la vita .

Io cerco attraverso le mie esperienze di vita e personali, nell’avere dei genitori ancora presenti nonostante i loro 97 e 96 anni che non hanno mai usato una parola fuori posto con noi figli, di trasmettere quei sentimenti che fanno inumidire gli occhi. Trasmetto ciò che io ho visto dai miei, racconto del tanto amore vissuto in famiglia con fratelli e genitori. Di quanto sono stati importanti anche nei momenti difficili, e di quanto amore mi hanno dato e continuano a  darmi. Ed io  l’ho “trasmesso alle mie figlie” tutti quei piccoli gesti  umili ,gentili, di educazione  in ogni circostanza e con chiunque, per avere una vita buona fatta di regole e di rispetto.

Ed allora cerco , non di sostituirmi ai loro genitori che hanno in primis il DOVERE di educare al rispetto e alla gentilezza, ma di fare capire loro  attraverso delle mie azioni che sono anche delle competenze specifiche( scrivo e partecipo a concorsi di poesia) quali la poesia, la fotografia l’importanza dei sentimenti, di sensibilizzarli all’amore . Di aprire un varco un loro che li faccia capire quanto possono cambiare il mondo con una loro azione.  Ed allora le nostre lezioni sono miste , insegno Scienze motorie, attraverso lo sport , propongo attività di inclusione,  immergendoli nel modo della “disabilità” ( attività sportive quali Siitting volley) .  Con la scrittura,  con lo sport, attraverso attività creative e comunicative  dove possono esprimere i loro sentimenti e controllare la loro aggressività  e rabbia

Uso la poesia dove possono esternare  pensieri ed emozione con tematiche precise ,sulla violenza, sul bullismo ,sulla diversità .

Una parola gentile che usi sovente con i tuoi alunni?

Con i miei alunni ho un bellissimo rapporto, sarà per la disciplina che insegno ma credo anche perché cerco di entrare in loro, di ascoltarli di sentire ogni loro disagio, e a volte un abbraccio un sorriso lì fa sentire meglio. Mostro il mio entusiasmo, il mio amore per la vita e la mia passione e  non mancano parole in cui io dica loro di volerli bene. Questo è esternare un sentimento. E non bisogna vergognarsi di dire ” ti voglio bene”

Come può la gentilezza aiutare bambini e ragazzi a vivere la scuola più serenamente?

Aiuta molto ma spesso ci si scontra con una cultura “malata” una restrizione legata all’educazione familiare.

Rispetto amore gentilezza cortesia umiltà sono tutti valori nobili che devono partire dalle famiglie. Da quando si è già in ” pancia “della mamma. E la gentilezza e l’amore insieme a tutti gli altri valori vanno in ogni istante coltivati e curati e crescono con noi e devono essere saldi ed ancorati nel cuore e nella mente. Un genitore non può insegnare l’odio , ma forse in alcune realtà si pensa che la società e la sola scuola posso fare tutto e sostituirsi alle responsabilità che competono alle famiglie.

Quando un alunno sbaglia, come lo correggi con la gentilezza?

Allora in primis cerco di fare capire dove sta sbagliando intervengo con fermezza ma mai con autorità.

Insegno Scienze Motorie e spesso i ragazzi svolgono inconsapevolmente attività e gesti motori pensando di essere “bravissimi”. Si sento invulnerabili e credono che a loro non possa succedere mai un imprevisto o un incidente o un contrasto. E devo sempre intervenire con fermezza e poi con parole più dolci, riesco a far capire magari che spingere il tirare una palla troppo forte può recare un danno al compagno . Attraverso il “Fair play “, nello sport e nella vita.

In altre occasioni ..sempre con gli occhi e con un sorriso

Cosa significa per te essere costruttore di gentilezza?

È il lavoro di tutti gli esseri umani e di noi insegnanti.

La scuola è una piccola società è il proseguo della famiglia.

Non bisogna mai dimenticare del perché si è in questo mondo, mai del rispetto , dell’amore per il prossimo ed in tutte le nostre lezioni quotidiane con la nostra passione dobbiamo ricordarlo ai nostri alunni e soprattutto con il nostro esempio.

La mia prima lezione di ogni inizio anno parte sempre da una domanda : Cosa significa ” rispetto” .