Costruiamo Gentilezza

Maccaferri Milena

Località: Piemonte
Ente: Insegnante secondaria 1 grado
Intervista conoscitiva

Da piccola chi è stato il tuo “insegnante” di gentilezza?

La nonna Marta è stata la mia insegnante di gentilezza, trascorrevo molto tempo con lei mentre i miei genitori si recavano al lavoro.

Come insegni agli alunni la gentilezza?

Oggi insegno alla scuola secondaria di primo grado di Caselle T.se e cerco di fare del mio meglio per tramandare quello che ho ricevuto da lei e dagli altri maestri che ho avuto l’opportunità di incontrare fino ad oggi. La mia maestra delle elementari diceva: “bambini tutti i fili degli occhi a me!”

La classe è un insieme variegato e complesso di persone con esperienze personali diverse e ogni mattina appena si chiude la porta si apre un mondo.

Una parola gentile che usi sovente con i tuoi alunni?

Tutto bene? Dormito bene?

Come può la gentilezza aiutare bambini e ragazzi a vivere la scuola più serenamente?

Un esempio recente che mi viene in mente è quello di quando dovevamo preparare il vocale da mandare a radio spazio Ivrea e non avevamo molto tempo.

Quando un alunno sbaglia, come lo correggi con la gentilezza?

Chiedendo il loro aiuto, sono riusciti ad estrarre dalla scatola viola delle frasi, selezionarle per farne un collage, mettersi d’accordo per stilare la regia della scaletta e in breve tempo a realizzarlo.

Magari non perfetto, ma va molto bene.

Oggi come ieri l’attitudine all’ascolto rimane comunque una buona pratica per essere presenti a sé stessi, per rimettersi in gioco ogni volta, la gentilezza da una mano nell’inclusione.

Nella difficoltà di decifrare le loro necessità, nello mascherano insicurezza, bisogno di conferme, autostima da potenziare, timori, preoccupazioni.

Tutto bene? Non ti preoccupare!

Un respiro, una pausa da questo mondo dove tutti corrono, urlano, aiuta a mettere meglio a fuoco le loro identità in cantiere (più o meno fragili).

I ragazzi hanno molto da dire e sono alla ricerca forse navigando nell’universo (virtuale della rete), di quegli stessi modelli che i nostri antenati ci tramandavano semplicemente in maniera diversa.

Penso possa fare bene, adesso che siamo usciti dagli anni peggiori della pandemia, ritagliare degli spazi creativi attraverso laboratori, piccoli momenti di riflessione e condivisione durante le lezioni, momenti di vicinanza, di condivisione.

Cosa significa per te essere costruttore di gentilezza?

Insegnare e imparare al di là della materia trasmessa, del medium usato, con gentilezza.

Tanta pazienza, ci vuole tanta pazienza.