Costruiamo Gentilezza

Mastrosimone Valentina

Località: Sicilia
Ente: insegnante primaria
Intervista conoscitiva

Da piccola chi è stato il tuo “insegnante di gentilezza”?

In ambito scolastico la mia “insegnante” di gentilezza è stata la maestra Gemma. Era la mia insegnante d’italiano, quotidianamente, con il suo carattere mite e il sorriso sempre sulle labbra ci donava gesti e parole gentili.

 

Come insegni ai bambini la gentilezza?

Con l’esempio. Mi relaziono con i miei piccoli alunni con gesti e espressioni gentili. Pazientemente ascolto sempre i loro racconti, li elogio verbalmente e con una carezza sulla testa li gratifico per i loro successi…

Parole gentili che usi sovente con i tuoi alunni. Cortesemente potresti…, grazie, prego, per piacere.

 

Come può la gentilezza aiutare a vivere la scuola serenamente?

Favorendo la creazione di un ambiente accogliente volto ad accettare e valorizzare ogni tipo di diversità. Ambiente costituito da docenti che fanno capire l’importanza di mettere sempre in evidenza gli aspetti positivi sia di ciascun alunno che delle varie situazioni che si presentano.

 

Quando un alunno sbaglia, come lo correggi con la gentilezza?

Induco, attraverso il dialogo, l’alunno a riflettere sullo sbaglio commesso e a rivedere la propria posizione.

 

Cosa significa per te essere costruttore di gentilezza?

Per me essere costruttore di gentilezza significa creare un mondo migliore. La gentilezza è una dote rara e preziosa che si insegna solo con l’esempio giorno dopo giorno. Così come la gentilezza si mostra, allo stesso modo la si percepisce poiché non si spiega a parole. Se i bambini la vedono e la respirano, potranno capire cosa sia la prepotenza. Solamente così si potrà creare una società più rispettosa del prossimo.