Costruiamo Gentilezza

Quarchioni Claudia

Località: Lazio
Ente: insegnante secondaria 1° grado
Intervista conoscitiva

Da piccola chi è stato il tuo “insegnante” di gentilezza? I miei primi insegnanti di gentilezza sono stati i miei genitori e, in particolare, mia madre, perchè “da sempre” mi hanno insegnato le formule di cortesia che loro stessi usavano con tutti, diventando un esempio concreto.

Come insegni agli alunni la gentilezza? Per insegnare la gentilezza ai miei alunni prima di tutto cerco di essere io gentile con loro  e con i colleghi: la gentilezza è una forma di rispetto per l’altro che aiuta tutti a stare bene insieme. Dopo aver messo in chiaro questo traguardo,  propongo giochi, video, canzoni, precetti mensili, conversazioni… per costruire, pian piano e in modi diversi per far sì che si sentano coinvolti tutti, abitudini consapevoli.

Una parola gentile che usi sovente con i tuoi alunni? Non ho una sola parola gentile perché dipende dall’alunno e dalla situazione: può essere il saluto caldo e sorridente del mattino e di quando esco dall’aula o i semplici, ma essenziali, “Grazie, prego e SCUSA”…

Come può la gentilezza aiutare bambini e ragazzi a vivere la scuola più serenamente? La gentilezza è, per me, la base per far vivere serenamente la scuola ai ragazzi e a tutti noi che lì lavoriamo, perché è rispetto reciproco, è assertività, è condivisione e comprensione dell’altro e ciò aiuta a diventare “gruppo” e a vivere nel “Ben-essere”.

Quando un alunno sbaglia, come lo correggi con la gentilezza? Posso ricordargli che “Tutti sbagli-amo” e magari raccontargli uno sbaglio anche mio, che “Sbagliando si impara”, che il voto non è a lui, ma a quel compito di quel giorno; poi posso decidere di parlare a quattr’occhi con lui se riconosco un bisogno particolare.

Cosa significa per te essere costruttore di gentilezza? Per me essere costruttore di gentilezza è  creare nelle persone abitudini al rispetto e all’ascolto dell’altro; non è applicare una forma di cortesia vuota, ma sentire nel profondo che se l’altro sta bene sto meglio anch’io.