Costruiamo Gentilezza

Rendini Roberta

Località: Lazio
Ente: insegnante secondaria 1° grado
Intervista conoscitiva

Da piccola chi è stato il tuo “insegnante” di gentilezza?

Mia madre, lei era una persona sempre molto disponibile e gentile con tutti.

Come insegni ai tuoi alunni la gentilezza?

Cercando di dare per prima l’esempio, facendoli riflettere sull’importanza delle parole, spingendoli a rivolgersi dei complimenti, a non escludere nessuno. Facendo  anche delle attività  mirate alla riflessione e all’impegno nel compiere degli atti gentili.

Una parola gentile che usi sovente con i tuoi alunni?

Non una singola parola, più che altro cerco di avere un atteggiamento attento nei loro confronti, mostrando loro che sono importanti e possono fare grandi cose se ci credono.

Come può la gentilezza aiutare bambini e ragazzi a vivere la scuola più serenamente?

Vivere in un ambiente sereno, in cui si è riconosciuti e accettati nelle proprie particolarità, senza subire offese o scortesie rende i ragazzi più felici, facilita la socialità e l’apprendimento.

Quando un alunno sbaglia, come lo correggi con la gentilezza?

Spiegando che gli errori ci fanno crescere e che tutti possiamo sbagliare, con pazienza cerco di fargli capire perché ha sbagliato ed esprimo la mia fiducia nel fatto che potrà evitarlo in futuro con l’impegno.

Cosa significa per te essere costruttore di gentilezza?

Prima di tutto una scelta di vita, a volte faticosa: non si ha voglia di essere sempre gentili quando intorno a te prevalgono la prepotenza, l’arroganza…ma credo profondamente che sia possibile scegliere la gentilezza come un altro modo di vivere e  di stare insieme agli altri, per costruire un mondo migliore.