Costruiamo Gentilezza

Stranieri Patrizia

Località: Lombardia
Ente: Insegnante infanzia
Intervista conoscitiva

Da piccola chi è stato il tuo “insegnante” di gentilezza?

I primi insegnanti di gentilezza per me sono stati i miei genitori che, nella quotidianità, hanno sempre cercato di trasmettermi, anche con i loro comportamenti, i valori fondamentali come: il rispetto, l’aiuto e condivisione verso gli altri accompagnati sempre da gesti e parole gentili.

Come insegni agli alunni la gentilezza?

Ogni giorno all’interno del contesto classe non mancano le occasioni per insegnare agli alunni la gentilezza. Ogni attività e gioco può essere occasione per insegnare ai bambini atteggiamenti e parole gentili verso i compagni e le maestre.

Una parola gentile che usi sovente con i tuoi alunni?

Da quando si entra al termine della giornata sono molte le parole gentili che utilizzo, partendo dal buongiorno appena entrano, al grazie, per favore durante le lezioni e al ciao a domani.

Come può la gentilezza aiutare bambini e ragazzi a vivere la scuola più serenamente?

Un bambino gentile è più ricercato di un bambino maleducato. Più bambini gentili ci sono e più nel contesto scolastico si vive serenamente. La gentilezza è l’arma per sconfiggere le offese, la scortesia e il bullismo

Quando un alunno sbaglia, come lo correggi con la gentilezza?

Attraverso il dialogo cercando insieme di capire e riflettere sullo sbaglio.

Cosa significa per te essere costruttore di gentilezza?

La gentilezza si costruisce operando, tutti i giorni, nella scuola, nella famiglia e nella società, pratiche per il benessere della comunità. Come diceva Gandhi “con la gentilezza, si può scuotere il mondo”.