Costruiamo Gentilezza

Fornasini Davide

Località: Lombardia / Siziano
Intervista conoscitiva

Associato n° 53 / 2024

Di cosa ti occupi?
Sono un Custode Del Gioco, figura nata nel Novembre 2021, concepita e identificata dal Core Team del “Manifesto Del Gioco”, realtà attiva nella sensibilizzazione sulle conseguenze della deprivazione da gioco nelle sfera personale, relazionale, sociale e psichiatrica.
Seguendo un intenso e continuo percorso di formazione esperienziale:
– diffondo una sana e consapevole Cultura del Gioco nelle famiglie, nelle comunità, nelle scuole e nelle aziende;
– utilizzo il gioco come tecnologia sociale per favorire lo sviluppo e il potenziamento di competenze nell’ambito personale, interpersonale, lavorativo, educativo, formativo e psicologico, promuovendo e conducendo incontri ed eventi dedicati.
Lavoro nell’ambito della videocomunicazione in una multinazionale che opera nel campo delle infrastrutture legate all’energia.
Una proposta per costruire gentilezza che proponi come socio di Cor et Amor?
Da due anni conduco in alcune biblioteche dei percorsi di Consapevolezza attraverso il gioco, per bambini e ragazzi. “Mettiti in Gioco!” è il nome che ho dato a questo mio progetto, finanziato da Regione Lombardia, patrocinato dal Comune di Siziano e gratuito per le famiglie. L’efficacia e il successo di questa esperienza mi spinge a continuare a promuoverla anche come socio di Cor et Amor.

Cosa significa per te essere un ambasciatore di Costruiamo Gentilezza?

Significa aver trovato ancora una volta nella mia vita una risposta e una conferma. Credo moltissimo nella Gentilezza, sia come tratto che come competenza, ed essa permea i miei intendimenti.

Come promuoverai Costruiamo Gentilezza sul tuo territorio?

Continuando ad organizzare occasioni di gioco, di crescita, di ascolto e di gentilezza consapevole, introducendo nelle realtà territoriali i valori di Costruiamo Gentilezza e del Manifesto del Gioco, dandone evidenza nel gruppo privato su Facebook “Ludoteca d’Asporto” (https://www.facebook.com/groups/ludotecadasporto)

Una regola di gentilezza che è importante conoscere?

Praticare l’auto-compassione, importante per essere gentili con sé stessi e autenticamente con gli altri. Non è semplice e la si confonde con l’auto-assolversi a priori, quando invece è riconoscere a sé stessi i propri errori, i propri fallimenti, le proprie difficoltà e crescere da queste esperienze attraverso comportamenti di accoglienza e gratitudine per sé e per gli altri.
Inoltre Giocosità e Gentilezza sono un binomio trasformativo!

Cosa significa essere associato a Cor et Amor?

Lo ritengo naturale e autentico per chi coltiva la Gentilezza: essa abita il Cuore e si esprime attraverso l’Amore nelle sue forme e sfumature.

Come è comparsa la gentilezza nella tua vita?

Da momenti di sofferenza e momenti di gioia, riconoscendola non come una variabile, ma una costante nei processi di elaborazione e cambiamento.

Chi rappresenta per te un buon esempio di gentilezza?

Oltre ai miei genitori, due figure importanti per la mia educazione alla Gentilezza sono state Fabio Antolini, il mio professore di Letteratura al Liceo, e Andrea Caruso, Padre Francescano col quale sono diventato Educatore.

Una citazione sulla gentilezza che ricordi volentieri?

E’ dello scrittore Enrico Galiano:
Li riconosci subito quelli che hanno avuto un vero dolore e non perché sono più cattivi, non perché hanno la scorza più dura: io non li sopporto quelli che con la scusa del dolore diventano più cattivi.

“Se un dolore ti ha reso più cattivo, l’hai sprecato”, ho letto da qualche parte.
No, il vero tratto distintivo di chi ha sofferto per davvero è che, in fondo, è gentile.
C’è come un velo di clemenza sopra tutti i gesti, chi ha sofferto davvero non infierisce mai, non calpesta, sta attento a tutto, osserva, se può evita di ferire e se non può preferisce ferire sé stesso; la voce gli si colora di un soffio mite di calore, non urla più e se lo fa, lo fa solo contro il vento.
Chi ha sofferto davvero è diverso perché è disarmato, esce senza la pistola, sorride leggero, scherza tutto il tempo, non fa sempre a gara, chiede scusa, cammina in punta di piedi.
E ride, ride un sacco, più di chiunque altro.”