La pizza é più buona con gli ingredienti giusti, proprio come al Festival di Costruiamo Gentilezza di Torre Annunziata
Per fare una buona pizza servono gli ingredienti giusti (e a Torre Annunziata la pizza la fanno buonissima), allo stesso modo la riuscita del primo Festival di Costruiamo Gentilezza di Torre Annunziata é stata possibile grazie all’abbinamento di alcuni elementi che messi insieme hanno contribuito a fare emergere cosa significa essere e fare comunità. Ingredienti a cui fa riferimento lo stesso Progetto Nazionale Costruiamo Gentilezza che per tale ragione ha abbracciato (con la presenza del Coordinatore Luca Nardi) il Festival di Torre Annunziata.
La ricetta per la riuscita del Festival di Costruiamo Gentilezza di Torre Annunziata é stata:
(a dismisura e con tanta cura) Mettere al centro, bambini, ragazzi e le loro famiglie é stata l’essenza di questo festival a cui hanno partecipato tantissimi giovani sia come protagonisti che come pubblico. Il presente e il futuro di una comunità dipende proprio dai bambini e dai ragazzi, dare loro attenzione e renderli partecipi della vita sociale con attività ricreative volte al bene comune significa responsabilizzarli e costruire insieme a loro la realtà in cui vivono e vivranno.
(tantissima) Partecipazione é stata fondamentale per la riuscita dal Festival, cittadini, scuole e associazioni hanno compreso la bontà dell’iniziativa, ossia poter vivere in una Torre Annunziata ancora più bella e accogliente. Le parole della canzone “Salta per l’Indignazione” di Luca Bassanese che hanno risuonato nel finale del Festival hanno ben interpretato il significato di partecipazione per affrontare e superare insieme le difficoltà.
(amalgamati bene insieme) Arte, lettura, musica, danza, recitazione, gioco presenti grazie alle scuole e alle associazioni del territorio hanno consentito di concretizzare la cultura della gentilezza fatta di bellezza, di conoscenza, di sapere e di creatività. Una delle attività più significative é stata quella di donare libri a chi aveva il piacere di leggerli. Anche i giochi con le parole gentili proposti dai bambini delle scuole locali sono stati dei “momenti magici” che hanno ricordato ai grandi che bastano poche parole semplici e a volte inaspettate per regalare un sorriso. Le performance musicali de
gli alunni delle scuole primarie e dei ragazzi delle scuole secondarie che con la loro band si sono esibiti sul palco del Festival hanno permesso di riflettere su come la musica e le parole di una canzone, quando escono dal cuore, generano emozioni in chi le ascolta.
(abbondante) Sport sono state numerose le associazioni sportive del territorio partecipanti, accomunate da un denominatore, ossia fare il bene dei propri giovani atleti. Si può essere campioni nello sport, ma anche nella vita e queste società sportive lo stanno dimostrando ai propri giovani, riempendo il loro tempo libero di allenamenti e gare, momenti costruttivi, rinunciando a situazioni più comode (come trasferirsi in zone più blasonate) per restare vicino ai propri ragazzi. I numerosi giovani che si sono esibiti, giocando alla propria disciplina sportiva, hanno trasmesso un messaggio importante “noi abbiamo scelto la squadra con con cui vogliamo giocare e qua ci troviamo bene“. Gli allenatori hanno testimoniato come alcuni atleti da loro seguiti hanno raggiunto risultati sportivi importanti, un messaggio esemplare che dimostra come con la passione, l’impegno, la tenacia e la volontà si possono raggiungere i propri obiettivi ed é importante avere sempre almeno un obiettivo come riferimento per pure semplice, o bizzarro che sia.
(a volontà) Bellezza e allegria al festival di Costruiamo Gentilezza ha vinto la bellezza, quella realizzata con passione e con i colori, con quella semplicità che scalda i cuori e rende le persone allegre e felici di stare insieme di far parte della stessa comunità. La bellezza si é manifestata con il mare come sfondo e nell’accoglienza all’area del Festival con un tram colorato fatto con il cartone su cui chiunque si poteva sedere, con un giardino speciale dedicato alla legalità e nella pulizia e nell’ordine con cui é stata mantenuta l’area, perché bambini e ragazzi stanno più volentieri negli spazi se sono ben tenuti, questo é rappresentato uno stimolo e una richiesta di impegno collettivo per far vivere i giovani in una Torre Annunziata ancora più bella e accogliente, affinché i giovani e le famiglie restino a vivere in questa comunità. L’allegria era presente sui volti di tutti, dagli organizzatori, ai partecipanti, dai bambini agli adulti ed era autentica.
(più ce n’é meglio é) Condivisione per l’occasione é stato presentato un apposito manifesto dedicato (scritto da Giuseppe Iorio e Nellamaria Napolitano) che ben esprime come condividere rappresenti un’opportunità di crescita per l’intera comunità. In questo contesto é stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra l’Associazione Cor et Amor – Progetto Nazionale Costruiamo Gentilezza rappresentata da Luca Nardi e l’Associazione Don Pietro Ottena – PROGETTO CRIPTA rappresentata da Luigi Cirillo volto a promuovere la condivisione di nuove forme di pratiche di gentilezza (come il Festival) per accrescere il bene comune mettendo al centro della comunità i bambini e i ragazzi. A tal proposito il Festival di Costruiamo Gentilezza é divenuto una buona pratica di gentilezza condivisa da Anna Vitiello, affinché altre comunità in tutta Italia possano replicarla nei propri territori.
(in grande quantità) Concretezza e profondità il Festival é stato un momento tangibile in cui tutti hanno avuto la possibilità di fare, dire, provare, sperimentare cosa significa praticare gentilezza, contemporaneamente si sono vissute occasioni di riflessione e di sensibilità espresse con le parole, ma anche con gli sguardi fatti di occhi lucidi di gioia, di tanto calore umano e speranza verso ciò che la comunità di Torre Annunziata vuole e può essere quando le cose vengono fatte con amore.
Poiché una pizza viene buona quando il pizzaiolo riesce a mettere insieme gli ingredienti occorrenti con amore, il gruppo organizzativo del Festival di Costruiamo Gentilezza di Torre Annunziata ha saputo amalgamare un ottimo impasto, lasciando poi il condimento libero, quindi rispettoso dei gusti di ogni partecipante. Con poco é stato fatto tanto.
Il gruppo che ha reso possibile la riuscita del Festival di Costruiamo Gentilezza é composto da: Anna Vitiello, Marianeve Vitiello, Cristina Attinà, Carolina Raiola, Sal Fiorenza, Anna Capitale, Lina Guida, Marilina Manzo, Rosa Scarica, Gina Porcello, Andrea Gallo con Alessandro Raio (collaboratori di Villa Parnaso), Rino Balzano ( gruppo Salesiani referente dei ragazzi del servizio civile), Enza Costa (referente dei volontari della Miseriucordia), Giuseppe Forcella (autore degli scatti gentili), Antonio Muoio con Valentino Ruotolo (che hanno fornito il supporto tecinico), Ilaria Mennozzo (presentatrice), Teodoro Napoli, Alfonso Vitiello, Donato Paduano (costruttore del tram della gentilezza) Massimo de Rogatis (della School Ballet), Lina di Maio, Margherita Ciotola e tutti coloro che hanno sostenuto l’iniziativa con piccoli contributi. Insieme hanno dimostrato che quando tutti remano nella stessa direzione i risultati sono assicurati.
A coinvolgere il gruppo organizzatore del Festival la bravissima Anna Vitiello, già Assessore alla Gentilezza di Torre Annunziata che per amore della sua città, dei suoi abitanti e in particolar modo dei giovani che la vivono, con umiltà, attenzione, delicatezza, sensibilità e rispetto ha saputo riconoscere a tutti l’importanza della loro partecipazione per costruire insieme qualcosa di utile e importante per la propria comunità. Come lei stessa riconosce a conclusione del Festival:“Sono felice, ora l’onda della gentilezza si sta facendo sentire e porterà del bene a tutta la comunità”.
Progetto Nazionale Costruiamo Gentilezza